venerdì 12 febbraio 2016

Instabilità dinamica nell'incertezza del futuro

A chi giova l'instabilità? Perché ogni giorno assistiamo a rimbalzi, crolli, impennate di valori in una altalena borsistica? In borsa si scommette nel sali o scendi e non sulla costanza dei valori. L'indice sale o scende? Scommetti! Un po' come su Facebook non esiste la scelta "non mi piace" che Draghi cliccherebbe ad ogni mio post pubblicato.
Le quotazioni e le scommesse si basano su variazioni: più l'oscillazione è elevata, più alti sono i guadagni.
Tenete bene in mente questo rapporto positivo:
+ Alta è la volatilità (o variazione) + alto è il rischio + alto è il guadagno (o la perdita).
Un po' come quando acquisti un gratta e vinci.
Puoi comprare il gratta e vinci da 5 euro che ti permette una certa vincita e quello da 10 euro che ti permette una vincita maggiore, chiaramente diminuendo le tue probabilità di vittoria (pari allo zero).
Tutto si regge sull'incertezza del futuro e sulla speculazione del fenomeno aleatorio. L'incertezza futura con la probabilità statistica del manifestarsi o meno di un dato evento, è il presupposto con il quale si determina il tasso d'interesse, il premio assicurativo, il valore atteso o speranza matematica dell'investitore/speculatore.
Nessuno può anticipare il futuro, a parte qualcuno della storia come Michel Nostradamus e qualche altro che vive di informazioni privilegiate e conosce quel che noi conosceremo.
In tv, ormai, i programmi del trionfo della scommessa sopra il lavoro ci hanno abituati, cultural-mente, ad accettare il mondo del "gratta e vinci" e dei "soldi facili".
Quest'ultimo, è lo slogan di chi scommette in borsa e trada sentendosi figo per gli inglesismi che utilizza all'interno di un mondo elitario che secolarmente genera morte e distruzione.   
Il mondo è dinamico (è chiaro!) ma a nessuno (credo) piace viaggiare in aereo con i vuoti d'aria.
L'incertezza del futuro, in questa instabilità sistemica, porta la società a non proliferare, a non radicarsi, a non crescere, a contrarsi, a deprimersi, ad avvitarsi ed implodere nella fragilità e precarietà esistenziale.
La ricerca di una stabilità nel disequilibrio, tra questi scossoni della bateia del cercatore d'oro pare un'impresa per noi che siamo sabbia.
Il baricentro dell'attuale ragione umana, è dato dalla consapevolezza giornaliera che ci porta ad alzarci dal letto sapendo di combattere per non cadere dal piano sociale che gradualmente si inclina mentre qualcuno cerca l'oro.
Maledetto oro!
Mi domando: Cosa cambierà dalla cartamoneta all'oro?
Sono tempestato da spam e pubblicità di trading e oro, trading e oro.
La mia città, come tante altre città, è piena di Compro Oro, sorti come i funghi.
Pare esistano beni rifugio con i quali assicurarsi oggi da una crisi economica sistemica.
Investiamo in oro e mangiamone tutti!
Ricordo ancora quando, un decennio fa, a Praga, presi un sorso di vodka con scaglie d'oro credendo che andando in bagno avrei cagato swarovski.
Non fu così!


 F.M.